Parlare di scaldabagno elettrico a basso consumo potrebbe, a prima vista, sembrare una vistosa contraddizione in quanto tra tutti gli elettrodomestici il boiler è quello che rappresenta la maggior fonte di consumo di elettricità. Tuttavia il continuo progresso tecnologico ha sfornato una soluzione innovativa e fondamentalmente "risparmiosa" del convenzionale scaldaacqua a cui tutti noi siamo abituati. Ci riferiamo ai moderni scaldabagni a "pompa di calore". Questi elettrodomestici sfruttano le leggi della termodinamica per riscaldare l'acqua del boiler col calore dell'aria dell'ambiente circostante. Per portare a termine questo processo l'elettrodomestico usa una pompa di calore ad energia elettrica. Il principio fisico su cui si basa è quello stesso di frigoriferi e condizionatori. Un fluido termo vettore (generalmente gas R134A ossia 1,1,1,2-tetrafluoroetano: un alogenuro alchilico che ha le stesse caratteristiche del diclorodifluorometano ma con un diverso e più basso ODP: Ozone Depletion Potential) trasferisce il calore dall'aria all'acqua contenuta nel boiler riscaldandola. In dettagli il funzionamento di detto scaldabagno è così descrivibile:
1. Il gas R134A passando attraverso quella parte del circuito denominata evaporatore sottrae calore all'aria aspirata. In questa fase del processo il fluido termo vettore assorbendo calore vaporizza. 2. Il refrigerante passa nel compressore alimentato a corrente elettrica e qui la sua pressione aumenta e conseguentemente la sua temperatura. 3. Nella parte di circuito chiamata condensatore il termo vettore scambia il suo calore con l'acqua del boiler. Il processo determina il passaggio di stato del fluido che passa allo stato liquido condensando. 4. Il fluido refrigerante passa attraverso una valvola di espansione e questo processo ne abbassa ulteriormente pressione e temperatura rendendolo pronto a re iniziare il ciclo. Mentre in un normale scaldabagno per per ogni Joule di energia elettrica si ottiene 1 Joule di calore per riscaldare l'acqua in tale tipo di boiler per ogni Joule di energia elettrica si ottiene dai 3 ai 4 Joule di calore per riscaldare l'acqua con un risparmio del 70/80 %. L'energia elettrica serve solo per spostare il calore dalla sorgente a temperatura più bassa l'aria a quella a temperatura più alta l'acqua. Detti scalda acqua funzionano fino a temperatura dell'ambiente e quindi dell'aria di circa 7°C. Inoltre consentono una regolare circolazione dell'aria del locale in cui sono installati e incanalando l'aria di uscita è possibile raffrescare un locale limitrofo. La temperatura alla quale si ottiene l'acqua sanitaria è regolabile e per un funzionamento ottimale dell'elettrodomestico deve essere tarata a un max di 65°C. Generalmente l'apparato è dotato di una resistenza integrativa che interviene per temperature dell'aria al di sotto dei 7°C e temperatura dell'acqua superiore ai 65 °C. Il costo di un tale scalda acqua è ovviamente più elevato di un omologo a resistenza elettrica di pari capacità. La differenza di prezzo iniziale si recupera col risparmio energetico nel giro di 3 anni.
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