L'articolo illustra una serie di possibili strategie da seguire per realizzare risparmio energetico con l'impianto di riscaldamento. Prima di addentrarci nel vivo delle considerazioni chiariamo innanzi tutto in cosa consiste il risparmio energetico e perché occorre realizzarlo.
Cos’è il risparmio energetico.
Con la locuzione "risparmio energetico" si indicano un insieme di strategie e tecniche che si applicano con l'intento di ridurre il più possibili i consumi di energia necessaria alle nostre attività.
Per riscaldarci nel nostro paese vengono bruciati circa15 miliardi di metri cubi di gas metano, circa 5 miliardi di Kg di gasolio e qualche milione di tonnellate di legno.
Tutto questo si traduce in centinaia di migliaia di tonnellate di inquinanti immessi nell'atmosfera (in maggioranza ossidi di zolfo e diazoto) ma principalmente in circa 50 milioni di tonnellate di biossido di carbonio con le nefaste conseguenze per l'effetto serra che ben conosciamo. E come se tutto ciò non fosse abbastanza l'operazione ci costa una somma che va ben oltre i 100 miliardi di euro. Somma che va per la quasi totalità nel bilancio importazioni. Da quanto detto si comprende che il risparmio energetico per il riscaldamento non è auspicabile è tassativo.
Le possibili strategie che si possono seguire per realizzarlo.
La miglior soluzione sarebbe quella di sostituire il vecchio ed inefficiente impianto con una moderno ad elevata efficienza energetica. Anzi per essere più precisi la partenza dovrebbe essere un'adeguata coibentazione (comprensiva di infissi a bassa trasmittanza termica) dell'involucro di pavimento e tetto dell'edificio che si vuole riscaldare.
Subito dopo occorrerebbe sostituire l'impianto tradizionale a caldaia e termosifoni con un moderno sistema a pannelli radianti installati nel pavimento o nelle mura perimetrali (soluzione auspicabile perché con un unico intervento si realizzerebbe anche la coibentazione dello scatolato. Questi impianti funzionando a temperature di esercizio molto più basse meno di 40°C contro i 70/80 di caldaia e termosifoni consentono un'efficienza energetica decisamente più elevata 75/85% contro 40/50%. Efficienza che è incrementa dall'utilizzo di sistemi a pompe di calore per riscaldare l'acqua o da pannelli solari termici(utilizzabili per la bassa temperatura di esercizio dell'impianto).
Non volendo o non potendo sostituire l'intero impianto a termosifoni si potrebbe optare per la sostituzione della caldaia con una ad elevata efficienza come le moderne a condensazione che utilizzano il recupero del calore latente di evaporazione dell'acqua (sottoprodotto di combustione del gas naturale) per realizzare un rendimento consistentemente più elevato.
Piccoli accorgimenti.
Non avendo la possibilità di effettuare alcuna modifica all'impianto si possono comunque applicare una serie di piccoli accorgimenti che sommati consentono di ottenere un non trascurabile risparmio energetico.
1 - Dotare i termosifoni di valvole termostatiche regolabili che applicate al posto delle manopole di mandata dell'acqua ne regolano l'afflusso in funzione della temperatura e quindi consentono di regolarne la temperatura (1°C in meno di temperatura consente di realizzare un risparmio energetico del 7/8%).
2 - Applicare dietro ogni termosifone un pannello coibentante e riflettente.
3 - Sigillare gli infissi ed aprire solo per brevi periodi le finestre nelle ore più calde della giornata.
4 - Chiudere i termosifoni nelle stanze che non si utilizzano.
5 - Non coprire in nessun modo i termosifoni né con tende né mobili.
6 - Chiudere i termosifoni nelle stanze da letto almeno 2 ore prima di coricarsi.
-7 - specializzato prima dell'inverno.
8 - La sera abbassare le tapparelle per aumentare la coibentazione della casa.
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