Col termine "inquinamento atmosferico" di norma si indicano tutte quelle sostanza di qualsivoglia natura che in qualche modo modificano la naturale composizione dell'atmosfera. Dove l'atmosfera o meglio ancora "l'atmosfera terrestre" è l'inviluppo di gas (in maggioranza aria) che avvolge il nostro pianeta e che lo accompagna nei suoi movimenti (rotazione e traslazione). Da quanto detto si comprende che è difficile parlare di inquinamento atmosferico o meglio è difficile stabilire un confine netto tra sostanze inquinanti e non. La ragione di tutto ciò è che manca un preciso parametro di riferimento ossia le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di un ambiente incontaminato. Per tali motivi generalmente si parla di inquinamento se la composizione dell'aria supera dei valori minimi considerati, a norma di legge, dannosi per la salute dell'uomo. A tutto ciò va aggiunto che l'inquinamento atmosferico ha una duplice natura: Di carattere antropico se prodotto dalle attività umane. Naturale se prodotto da fenomeni naturali. Un esempio pratico per chiarire il concetto. Un'eruzione vulcanica come quella del Sant'Elena negli USA del 1980 e del Pinatubo nelle Filippine del 1991 ha immesso nell'atmosfera una gran quantità di inquinanti ma di questi inquinanti le attività umane non sono responsabili. Di seguito forniamo un sommario elenco dei principali inquinanti fornendo qualche breve notizia sulla provenienza (se di natura antropica o no).
- Lo zolfo. Viene immesso in atmosfera sotto forma di vari composti di cui alcuni vengono dalla decomposizione di materia organica e quindi da processi naturali. Il componente preponderante, però, è il biossido di zolfo che deriva per oltre il 90% dalla ossidazione (combustione) dei combustibili fossili (quindi di natura antropica) ed è il responsabile delle piogge acide.
- Gli ossidi azotati. Vengono o da azione dei batteri del suolo ed il principale è N2O o da combustione di derivati del petrolio e gas naturale e i pricipali sono NO ed NO2 che sono responsabili anch'essi di piogge acide (sotto forma di nitrati).
- L'anidride carbonica CO2. E il sottoprodotto insieme al vapor d'acqua di ogni reazione di combustione. Nei secoli precedenti le sue emissioni erano bilanciate dai processi di fotosintesi clorofilliana dei vegetali. Oggi a causa dei processi di deforestazione dovuti all'aumento della popolazione ed al ricorso sempre più massiccio ai combustibili fossili la sua concentrazione in atmosfera ha subito un aumentato smisurato. La cosa di per se non dovrebbe costituire problema in quanto la CO2 non è dannosa per l'uomo ma sfortunatamente essa è un gas serra cioè trattiene gli infrarossi irraggiati dalla terra nello spazio e questo fa si che la temperatura del pianeta aumenti provocando pesanti conseguenza sul clima.
- Il Particolato o polveri sottili. Esso è costituito da un insieme di particelle solide di varie dimensioni derivanti dai processi di combustione. Si classificano in base al loro diametro misurato in micron e sono particolarmente insidiose per la salute dell'uomo perché a causa delle ridotte dimensioni penetrano e ristagnano negli alveoli polmonari generando varie patologie (asma, tumori, etc.).
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