Parliamo di emissioni di gas serra per quei processi, sia di origine antropica che naturale, che immettono in atmosfera gas responsabili dell'effetto serra. I gas serra sono quella categoria che in atmosfera assorbono ed emettono la radiazione infrarossa riflessa dalla superficie terrestre. Tale fenomeno costituisce appunto il famigerato effetto serra. I principali gas serra sono: -Il vapor d'acqua, -L'anidride carbonica, -L'ossido di azoto (N2O). -Il metano. -L'ozono (O3). Va notato che unitamente a questi 4 gas naturali ne esiste ancora una ampia gamma che provengono esclusivamente da attività umane tra cui i CFC clorofluorocarburi le cui emissioni furono regolamentate nel protocollo di Montreal. Un parametro che caratterizza i gas serra è il GWP (Global Warming Potential)che tiene conto di due fondamentali caratteristiche: il tempo di permanenza in atmosfera e il forzante radiativo (capacità di assorbire la radiazione emessa dalla superficie terrestre). Naturalmente senza l'effetto serra la vita sul pianeta, perlomeno nelle forme attuali, sarebbe stata impossibile. I gas serra infatti lasciano filtrare la radiazione infrarossa proveniente dal sole è bloccano quella riflessa dalla terra. Quindi senza il loro apporto avremmo una temperatura sulla terra ben al di sotto dello 0. Questo equilibrio durato milioni di anni si è perfettamente conservato fino a alla fine del 1800. La rivoluzione industriale, che ha portato la specie umana agli attuali livelli di civiltà, ha incrinato il meccanismo. In detto periodo, infatti, la concentrazione di CO2 è aumentata del 30% e quella del N2O del 15%. L'utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia e per i trasporti sono tra i maggiori responsabili di tale problematica unitamente alla deforestazione susseguente all'esponenziale aumento della popolazione della terra. Se si continuasse col ritmo attuale le concentrazioni di CO2, per la fine del secolo, toccherebbero un valore doppio di quello stimato all'inizio della rivoluzione industriale. In questo scenario apocalittico i paesi industrializzati hanno firmato il protocollo di Kyoto entrato in vigore il 16 febbraio 2005. il protocollo impone l'obbligo ai firmatari di ridurre le emissioni di 6 inquinanti ossia: CO2, metano, ossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi, esafluoruro di zolfo in una percentuale che non risulti inferiore al 5% di quella del 1990 assunto come anno di riferimento. Ovviamente il parametro più difficile da controllare sarà quello delle emissioni di CO2. Qualsiasi processo che avvenga con utilizzo di combustibili fossili genera come prodotto anidride carbonica. Per operare quindi questa riduzione si deve far ricorso a fonti di energia rinnovabili o al nucleare. Il nucleare da fissione, che energia rinnovabile non è perché il suo combustibile è soggetto ad esaurimento, è però osteggiato in tutto il mondo da una consistente fetta della opinione pubblica che lo considera inaffidabile e problematico per le scorie che lascia. Resta allo stato odierno il ricorso alle fonti rinnovabili come: fotovoltaico, eolico, la geotermia, l'energia delle maree, l'idroelettrico. Approfondimenti su: Emissioni di gas serra in energia Ambiente.