L'efficienza di un caldaia o anche rendimento è un numero adimensionale compreso tra 0 ed 1 dato dal rapporto tra l'energia ceduta all'acqua e quella prodotta bruciando il combustibile. Ovviamente per essere tale rapporto pari ad uno la caldaia non dovrebbe avere perdite ossia tutto il calore che si produce bruciando il combustibile dovrebbe essere ceduto all'acqua. In realtà questo non accade mai ed una certa quantità di calore (energia) andrà persa per trasmissione all'ambiente circostante attraverso il mantello isolante dell'apparecchiatura e con i fumi di scarico attraverso il camino. Per chiarire quanto detto ricordiamo che una caldaia è un apparato in cui viene bruciato in presenza di aria un combustibile (gas o gasolio)ed il calore prodotto dalla combustione viene scambiato con acqua che raggiunge una temperatura tra i 50 e 90°C. Acqua che poi viene utilizzata per scopi igienici sanitari e per alimentare un impianto di riscaldamento. L'efficienza di una caldaia tradizionale si attesta intorno a valori che sono dell'ordine dell'85%. Il che significa che il 15% dell'energia prodotta va persa per la maggior parte nei fumi di scarico ed in maniera minima nel locale caldaia. E abbastanza ovvio che il rendimento della caldaia è un indicatori degli sprechi e incide sui costi di esercizio dell'apparecchiatura. Un Decreto Legislativo (no.660 del novembre1996) ha stabilito per le caldaie 4 classi di rendimento contrassegnandole con stelle che vanno da 1 a 4. Quelle con 4 stelle sono col rendimento più elevato. Generalmente queste caldaie sono costruite con tecnologie particolari. Abbiamo fondamentalmente due tipi diversi: a premiscelazione di comburente ed a condensazione. In quelle a premiscelazione il combustibile ed il comburente vengono miscelati prima di entrare nella camera di combustione in tale maniera la combustione e completa (senza residui incombusti nei fumi di scarico) con miglioramento del rendimento e abbattimento degli inquinanti. Negli apparati più sofisticati la combustione è costantemente monitorata con una sonda lambda sui fumi di scarico. In base ai parametri di combustione viene variata la quantità di aria da premiscelare col combustibile. Le caldaie a condensazione, invece, fanno passare i fumi di scarico (prima di avviarli al camino) attraverso un particolare scambiatore dove il vapor d'acqua in essi contenuto viene condensato recuperando il calore latente di evaporazione. Tali caldaie consentono di abbattere le perdite di un ulteriore 10%. Le spese sostenute per sostituzione di vecchie caldaie con nuove ad elevata efficienza possono essere detrate dalle imposte in percentuale del 55% fino ad un massimo di 30.000 € in 5 soluzioni di pari importo.