Edifici a basso consumo energetico

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"Edifici a basso consumo energetico"

Edifici a basso consumo energetico


In tema di risparmio energetico avere edifici a basso consumo comincia a diventare una prerogativa irrinunciabile. E possibile verificare  la veridicità di tale affermazione esaminando più nel dettaglio i consumi energetici degli italiani. Nel nostro paese, ma generalmente in tutta Europa, essi sono così distribuiti: 40% per alimentare gli edifici abitativi, 28% per l'industria e 32% per i trasporti. A livello mondiale si stima che nel 2010 sarà consumata una quantità di energia per: 4.000 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio prodotta col petrolio medesimo, 3.000 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio prodotta con gas naturale, 3.000 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio prodotta con carbone, 1.000 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio prodotta con biomasse e fonti rinnovabili, 700 milioni di tonnellate equivalente di petrolio prodotta col nucleare. Si stima che con una rigorosa politica di efficienza energetica  potrebbe farci risparmiare energia per 3.000 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Pertanto l'efficienza energetica verrebbe a costituire  uno dei più importanti se non il più importante combustibile. Queste cifre hanno indotto coloro che ci governano, sia in ambito europeo che a livello nazionale, ad introdurre una serie di normative che agissero da stimolo per un drastico miglioramento della efficienza energetica degli edifici. Efficienza che può essere migliorata razionalizzando l'uso delle fonti energetiche e incentivando: ristrutturazioni tese al risparmio, introduzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Per poter realizzare  tali obiettivi bisogna partire da una dettagliato studio di ciascun edificio per stabilire l'ammontare di energia termica di cui necessita. Valutazione stabilita da un parametro che definisce il consumo energetico annuale per metro quadro di superficie abitata riscaldata. In base a tale parametro si possono classificare gli edifici in:

-Case passive se il consumo energetico annuale per mq per il condizionamento è inferiore ai 15 kWh/mq a.

-Edifici a basso consumo se il consumo energetico è compreso tra i 30 ed i 50 kWh/mq a.

I comuni edifici moderni hanno consumi inferiori ai 150 kWh/mq a.  Gli edifici antichi, invece, consumi  superiori ai 200 kWh/mq a. Le case passive per loro caratteristiche costruttive (massima coibentazione termica dell'involucro, vetri a camera a triplo strato) necessitano di un basso apporto termico e pertanto risultano inutili gli impianti di riscaldamento tradizionali. Generalmente gli ambienti sono riscaldati con circolazione controllata di aria calda con recupero di calore. Aria che viene riscaldata con sistemi a pompa di calore. Questi edifici sono alimentati anche ad energia solare con pannelli solari termici per produzione di acqua calda sanitaria, raffrescamento solare ,alimentazione di pannelli radianti e con  pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

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