E possibile ottenere il riscaldamento della propria casa utilizzando la sola energia solare? La risposta purtroppo è secca e non tanto entusiasmante: è molto difficile ed occorre metter su una serie di complesse ed anche costose realizzazioni. E evidente dalle premesse che siamo messi nelle peggiori condizioni: il riscaldamento serve, in inverno, quando l'irraggiamento solare è più debole. Proviamo a fornire comunque qualche chiarimento. Innanzi tutto occorre avere un sistema di riscaldamento che funzioni a bassa temperatura ((40/50°C). L'utilizzo di un comune impianto a radiatori (80/90°C) mal si presta a queste condizioni di funzionamento. L'ideale sarebbe un impianto a pannelli radianti a pavimento o ancora meglio integrato nelle mura perimetrali (la coibentazione sotto i pannelli radianti aumenta l'isolamento termico dell'abitazione e minimizza le dispersioni di calore). L'acqua calda circolante nei pannelli radianti può ottenersi con pannelli solari termici. Naturalmente occorrerà scegliere pannelli solari termici del tipo sotto vuoto che assicurano un buon rendimento anche in giornate con temperature rigide e sole coperto. Ricordiamo che questi ultimi sono costituiti da tubi di vetro in cui viene praticato il vuoto contenenti un tubo metallico (generalmente rame)che funge da assorbitore di calore. Il vuoto si pratica per evitare che venga disperso calore per irraggiamento (effetto thermos). Il numero dei pannelli necessari deve essere sovradimensionato ne occorrono almeno 9 metri quadrati per una casa di 150 mq. Egualmente sovra dimensionato deve essere il boiler (1.500/2.000 litri). La possibilità di riuscita di un siffatto impianto ovviamente aumenta notevolmente se la casa da riscaldare è posizionata al Sud dell'Italia ed al livello del mare. Anzi in questa situazione probabilmente occorrerà coprire, durante l'estate, qualche pannello per non creare problemi di sovra temperature nell'impianto. In condizioni medie (Centro Italia) l'impianto descritto è in grado fornire il 70//75% del riscaldamento necessario oltre che, ovviamente, il 100% dell'acqua sanitaria. Per l'integrazione sarà necessaria una caldaia a gas da azionare nei momenti di necessità. Il costo di un sistema così organizzato (considerando solo i pannelli, boiler ed annessa circuiteria)è di 8.000/9.000 €. Su tale somma è ottenibile una incentivazione sotto forma di detrazione IRPEF del 36% ed in talune regioni anche dei contributi regionali. Una possibile alternativa a tale organizzazione sicuramente più complessa ed anche più costosa potrebbe consistere in un impianto di riscaldamento geotermico a bassa entalpia con una pompa di calore azionata da corrente elettrica ottenuta con un impianto fotovoltaico connesso in rete. Un impianto di riscaldamento geotermico a bassa entalpia trasferisce, mediante una pompa di calore azionata elettricamente, il calore del sottosuolo (prelevato con apposite sonde geotermiche interrate)al fluido termo vettore dei pannelli radianti del riscaldamento dell'abitazione. Con tale sistema si rendono disponibili 3,5 kWh di energia termica per ogni 1,5 kWh di energia elettrica consumata. Energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico. Approfondimenti su: Riscaldamento solare in riscaldamento o in energia Riscaldamento.
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