Carlo Rubbia si laurea in Fisica alla Normale di Pisa nel 1957 e poi si trasferisce negli USA presso la Columbia University, dove rimane per un anno. Nel 1960 diviene ricercatore del CERN di Ginevra, dove svolge ricerche sulle particelle elementari. Nel 1984 riceve il premio nobel per la fisica per la scoperta delle particelle responsabili della”interazione debole”. Dal 1989 al 1993 dirige il CERN e dal 1999 dirige l’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente).Nel 2005 in seguito a critiche mosse al governo Berlusconi in tema di ricerca scientifica, viene rimosso dalla guida dell’ENEA. Si trasferisce in Spagna e collabora con il CIMEAT ente spagnolo per le ricerche su energia ed ambiente continuando i suoi studi (iniziati in Italia) sul “solare termodinamico”. La posizione di Rubbia sull’ energia nucleare è abbastanza netta ed è stata da lui più volte ribadita in Tv e sui giornali. Famoso è il suo intervento nella trasmissione di Michele Santoro “Anno zero”del 14/02/2008 dove risponde a Pierfedinando Casini che decisamente sostiene, senza indugio alcuno, un ritorno immediato alla costruzione di nuove centrali nucleari per ridurre la dipendenza dell’Italia da petrolio e gas naturale. La risposta di Rubbia è semplice e circostanziata unendo motivazioni scientifiche ed economiche. In definitiva il professore sostiene che un ritorno al nucleare in Italia si tradurrebbe, nella più ottimistica delle ipotesi, col bloccare per oltre 10 anni, milioni di euro necessari alla costruzione di un nuovo reattore nucleare. Ed inoltre saranno necessari 30 o 40 anni per recuperare l’investimento. A tali condizioni, ovviamente, nessuna persona saggia spenderà mai una lira. Inoltre il nucleare, al di là della possibilità di incidenti, bassa con le nuove tecnologie, presenta un problema gravissimo: lo stoccaggio delle scorie radioattive che hanno un decadimento dell’ordine del migliaio di anni. Pertanto è più proficuo spendere quei soldi per ricerca scientifica e miglioramento delle università. Precedentemente, lo stesso argomento era stato dibattuto tra Rubbia ed il professor Veronesi su vari quotidiani (Corriere della Sera, La Repubblica). Veronesi parlando a favore del protocollo di Kyoto per la riduzione dell’immissione di gas serra sosteneva che l’unica possibilità per l’Italia di rispettare i parametri del protocollo, e quindi ridurre la quota di emissione di anidride carbonica e i tumori conseguenti alla combustione di prodotti fossili (carbone,petrolio), era il ritorno ad un massiccio impiego del nucleare. Anche il quell’occasione Rubbia sostenne che il nucleare era sì una ipotesi ma che necessitava ancora di adeguata ricerca e che più promettente sembrava il solare che a parità di costi di produzione non aveva il problema delle scorie radioattive. Approfondimenti su: Rubbia ed il nucleare in italia nucleare o in energia Nucleare.