I condizionatori sono apparecchiature che, assorbendo energia (elettrica), sono in grado di generare un salto di temperatura (sia positivo che negativo) che mediante un fluido scambiatore viene ceduto all’ambiente circostante per innalzarne o abbassarne la temperatura.
Tipologie.
In commercio esiste una gamma vastissima di condizionatori con svariate soluzioni realizzative: mobili e fissi ed entrambi sono disponibili e nella versione monoblocco o nella versione con split esterno. Ogni soluzione è commercializzata con diverse tecnologie: a pompa di calore e raffrescatori, condizionatori ON-OFF e ad Inverter.
Le pompe di calore possono sia raffreddare che riscaldare un ambiente;
I raffrescatori come indicato dalla parola stessa raffreddano solo.
I condizionatori ON_OFF raggiungono la massima potenza subito appena accesi;
Gli inverter invece raggiungono gradatamente la temperatura impostata
Altra classificazione dei condizionatori, basata sul loro principio di funzionamento, è in condizionatori ad assorbimento e condizionatori a compressione.
Come funziona un condizionatore.
Il condizionatore più comune è il raffrescatore a compressione il cui principio di funzionamento è lo stesso del frigorifero. In esso si sfrutta una proprietà dei gas che riescono ad asportare calore da un ambiente (la stanza da rinfrescare) ed a cederlo ad un altro (l’esterno).
La macchina è costituita da due scambiatori di calore uniti da un compressore e da un tubo capillare dal diametro piccolissimo al cui interno circola il gas refrigerante. Il compressore comprime il gas a circa 20 bar. Per effetto della compressione il gas raggiunge una temperatura di circa 80°, passando attraverso lo scambiatore esterno tale calore viene parzialmente ceduto con l’ausilio di un ventilatore.
Il gas ad alta pressione viene poi costretto a passare attraverso il tubo capillare dove liquefa raggiungendo la temperatura di circa 5°. Nel successivo passaggio attraverso il secondo scambiatore (vaporizzatore), coadiuvato dalla ventilazione, il gas “cede” il freddo all’ambiente da rinfrescare vaporizzando per reiniziare il ciclo.
Il funzionamento delle pompe di calore è l’esatto contrario di quello spiegato sopra.
Quanto consuma un condizionatore?
Come tutti gli elettrodomestici i condizionatori sono suddivisi in classi energetiche indicate con lettere che vanno dalla AA alla G.
Le classi che vanno dalla AA alla B sono quelle che consumano meno energia e sono quelli a tecnologia inverter, più complessa e più costosa.
Le classi C-D hanno un consumo medio di energia, mentre quelle E, F, e G sono le più dispendiose in termini di energia e possono comportare un consumo maggiore anche di 150 kwh, a parità di utilizzo e temperatura,rispetto ai condizionatori di alta gamma.
Come mantenerli in efficienza?
Per ottenere il massimo delle prestazioni ed un minor consumo energetico dal proprio condizionatore occorre:
Pulire i filtri una volta al mese e sostituirli quando sono logorati.
Controllare ogni anno il gas refrigerante.
Tenere sempre chiuse le finestre della stanza da riscaldare/raffreddare altrimenti il macchinari lavorerà sempre al massimo della potenza con un inevitabile spreco energetico.
Regolare la potenza ad una temperatura media non molto inferiore da quella esterna per evitare consumi esorbitanti e per salvaguardare la propria salute. Forti sbalzi di temperatura sono infatti molto nocivi.
Approfondimenti su: Condizionatori in riscaldamento elettrico o in energia Elettrica.
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