Quotazione del petrolio

Molti e vari sono i fattori che influenzano il costo del petrolio. L’Opec, l’organizzazione dei Paesi Esportatori del Petrolio che detiene più del 75% della produzione mondiale, con la sua facoltà di negoziare direttamente con le compagnie petrolifere, aumenta o diminuisce la quantità di barili prodotti. Nel 2008 il costo di un barile di greggio ha subito un’impennata clamorosa passando dai 90 USD/barile di febbraio ai 147,27 $/barile del 11 luglio 2008. Le ragioni di tale trend sono diverse e non tutte facilmente individuabili. Sicuramente su tale impennata dei prezzi ha influito la fluida situazione politica dello scacchiere medio orientale: la irrisolta e sempre più ingarbugliata controversia israelo - palestinese, la guerra in Iraq che non riesce ad avere uno sbocco definitivo, il pessimo andamento della normalizzazione afgana. Altro fattore che ha sicuramente influenzato la lievitazione della quotazione del petrolio è la crescita tumultuosa dell’economia di nazioni emergenti dell’Oriente:Cina ed India che marciano con tassi di crescita economica del 7/8% annui. Per sostenere tale crescita occorre un progressivo aumento di energia e petrolio impiegati. Che si traduce in un vertiginoso aumento della domanda e di conseguenza dei prezzi. In tale clima si è innestata una grossa bolla speculativa che ha ulteriormente sostenuto il trend di crescita dei prezzi portando il barile alla cifra record summenzionata. Nella seconda metà dell’anno la crisi economica mondiale iniziata con lo scoppio negli USA della bolla dei mutui subprime ha portato un forte calo della produzione industriale e conseguentemente un drastico ridimensionamento della domanda e quindi della quotazione del petrolio che raggiunto in breve tempo il record negativo di 50$/barile. Approfondimenti su: Quotazione del petrolio in petrolio o in energia Carburanti.

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