Giacimenti petroliferi

Il petrolio è un liquido che si accumula in giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre. Il petrolio si forma impiegando diversi milioni di anni, col deposito di resti organici ricoperti da sedimenti, compressi da strati di roccia in condizioni particolari di pressione e temperatura. Il petrolio così formato, insieme ai gas naturali che da esso si sprigionano, tendono a salire verso l’alto finché vengono intrappolati in strati impermeabili del sottosuolo da dove è poi possibile estrarlo. Le trappole che raccolgono i giacimenti possono essere di vario tipo, strutturali, stratigrafiche e miste, caratteristiche che vanno studiate attraverso un accurato rilevamento geologico, per effettuare l’estrazione del petrolio. Per trovare i giacimenti occorrono tecnici specializzati in grado di effettuare indagini geologiche approfondite. Le tecnologie per la individuare i giacimenti petroliferi sono sostanzialmente di due tipi, la tecnica sismica e quella della perforazione direzionale. La tecnologia sismica utilizza piccole esplosioni in superficie che creano onde sismiche le quali viaggiando incontrano i sensori che le registrano e permettono di radiografare il sottosuolo. La perforazione direzionale che attraverso un tubo alla cui estremità vi è uno scalpello che emette raggi gamma o neutroni esamina la natura della roccia. Essa sostituisce la vecchia trivella. Oggi nuovi giacimenti petroliferi si trovano negli oceani, in prossimità delle coste africane, americane, lungo le coste del sud est asiatico e della Norvegia. I bacini marini che possono contenere giacimenti petroliferi , scoperti negli ultimi venti anni, sono di circa 50 milioni di kq. Approfondimenti su: Giacimenti petroliferi in petrolio o in energia Carburanti.

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