Caminetti bioetanolo

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"Caminetti bioetanolo"

Caminetti bioetanolo


I caminetti a bioetanolo sono una elegante soluzione di arredamento, proposta dagli architetti di interni, più che dei veri e propri camini. Essi, fatta salva la realizzazione estetica sicuramente gradevole in quanto curata da capaci stilisti, non sono altro che i fornelli a spirito delle nostre nonne. Fornelli nei quali veniva bruciato il comune alcool etilico denaturato (quello rosa per intenderci) non gravato dalla accise statale. Tali fornelli sono stati utilizzati per decenni da generazioni di scout e campeggiatori per prepararsi frugali pasti e riscaldare tende. Il loro riutilizzo in una diversa forma è nato dall’idea di ricreare anche nei moderni appartamenti di città l’atmosfera, il comfort e l’intimità creata dal fuoco di un camino senza averne i fastidiosi problemi (fumo, cattivi odori, difficoltà di accensione, etc.) . La loro diffusione è iniziata nei paesi del nord dell’Europa per poi passare a macchia d’olio in Germania, Francia e successivamente nel nostro paese. Il loro successo è dovuto, ad un marketing aggressivo dei costruttori, a fattori estetici e socializzanti e fondamentalmente ad una estrema semplicità di uso unita ad un costo  contenuto. I caminetti a bioetanolo sono semplici da usarsi (i bruciatori si accendono in maniera rapida e facile), comodamente trasportabili, non richiedono canna fumaria, la combustione è inodore, il combustibile rispetto alla legna si stiva in maniera pratica, la combustione non lascia tracce visibili, richiedono una aerazione contenuta del locale dove sono installati. Essi bruciano bioetanolo (alcool etilico) ricavato da fermentazione di vegetali zuccherini (canna da zucchero, barbabietole, cereali, patate, sorgo) o di biomasse (scarti di agricoltura, dell’industria agroalimentare, rifiuti, etc.) . Sono rispettosi dell'ambiente immettono: tanta CO2 quanta la pianta da cui proviene il combustibile ne ha assorbita per fotosintesi, pochissime polveri sottili    (se si assicura al bruciatore il giusto apporto di ossigeno), piccole quantità di idrocarburi policiclici, quantità trascurabili di zolfo ed ossidi di azoto. Per tutti questi motivi  il tiraggio è inutile e la fiamma può bruciare liberamente nell’ambiente. Il consumo è abbastanza contenuto 1/1,5 litri di bioetanolo per ogni ora di funzionamento. Per contro ovviamente è contenuta la quantità di calore prodotto. Approfondimenti su: Caminetti bioetanolo in bioetanolo o in energia Carburanti.

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