E' più conveniente avere una vettura con alimentazione a benzina o diesel? Quale delle due consente maggiori risparmi? Questo interrogativo ha angustiato gli automobilisti per oltre 40 anni. Prima di provare a dare una risposta al difficile quesito facciamo un po di storia per chiarire il problema. Attualmente il divario di prezzo tra i due carburanti è divenuto estremamente esiguo dell'ordine dei 20 centesimi il che comporta una differenza in percentuale di circa il 18%. La massima convenienza del gasolio si ebbe nel 1980 quando un litro di gasolio costava il 44% in meno della benzina non a caso in quell'anno fu introdotto il super-bollo che poi è stato abolito nel 1997. Ovviamente l'introduzione della tassa penalizzò fortemente il mercato del diesel favorendo quello dei veicoli a benzina. Negli anni la differenza si è andata riducendo per raggiungere un quasi pareggio agli inizi del 2008 con una percentuale del 3% per poi ritornare al 18% attuale. Tutto questo per giungere alla conclusione che con le oscillazioni e la tendenza al rialzo dei mercati dei carburanti la differenza di costo tra i due combustibili costituisce un parametro vincolante e soggetto a forti variazioni. Ed allora ci si chiede come si procede nella scelta. Una indicazione di massima è fornita da una ricerca realizzata dal Centro Studi Promotor (emanazione del Promotor Iternational che organizza il Motor Show di Bologna e che è una struttura di ricerca del mercato automobilistico). Detta ricerca è giunta alla conclusione che per rispondere al nostro quesito occorre conoscere i chilometri che si percorrono. Esplicitiamo il concetto. A parità di modello le vetture a benzina hanno spese variabili più alte e spese fisse più basse rispetto allo stesso modello diesel. Con una automobile diesel si risparmia sul carburante perché costa meno e perché con un litro di gasolio si percorre circa il 30/35% in più che con un litro di benzina. Per contro il modello diesel costa di più e costa di più l'assicurazione per cui bisogna percorrere un numero di km tali che il risparmio di carburante consenta di azzerare la differenza di deprezzamento annuo e la differenza di assicurazioni. Il problema è che le fluttuazioni dei prezzi dei combustibili non consentono a priori una scelta ragionata. Ovviamente la soglia di convenienza (chilometri annui che è necessario percorrere affinché il modello diesel inizi ad essere conveniente rispetto quello a benzina)varia col costo iniziale dell'autovettura. Per cui per una Grande Punto si è sull'ordine degli 8.000 km mentre per una Mercedes classe A sui 30.000 km. Ovviamente detti calcoli sono stati realizzati con gli attuali costi dei combustibili che come più volte detto sono soggetti ad oscillazioni che possono divenire consistenti. La conclusione comunque è che nella maggioranza dei casi la soglia di convenienza per il diesel si supera solo se si usa la macchina per lavoro. Va comunque aggiunto per completezza che si può optare per il diesel per considerazioni che non sono puramente economiche. Infatti i motori diesel attuali ai medi e bassi regimi assicurano per la coppia più elevata maggior brillantezza. Ed ancora hanno un minor impatto ambientale (purché siano dotati di filtri antiparticolato modelli: Euro 5) in quanto producono percentualmente una minor quantità di anidride carbonica. Approfondimenti su: Benzina o diesel in energia Carburanti.