"Accise carburanti"
Le Accise sui carburanti sono delle imposizioni fiscali sulla produzione e sul consumo dei medesimi. Esse sono costituite come un tributo indiretto che colpisce sia i produttori che i consumatori (generalmente i produttori trasferiscono sul prezzo finale il tributo). Va notato che l'IVA sui carburanti va calcolata conteggiando anche l'accisa. L'accisa essendo un tributo ineludibile costituisce per lo Stato un importante gettito. L'accise sulla benzina fu introdotta come una imposta temporanea per finanziare nel 1935 la guerra in Etiopia. Da allora sono state applicate sul prezzo della benzina accise di importo vario per finanziare i seguenti eventi riportati: - Guerra contro l'Etiopia nel 1935. - Crisi per il canale di Suez nel 1953. - Crollo della diga del Vajont nel 1963. - Alluvione di Firenze nel 1966. - Terremoto del Belice nel 1968. - Terremoto del Friuli nel 1976. - Terremoto in Irpinia nel 1980. - Guerra in Libano nel 1983. - Missione in Bosnia nel 1996. - Rinnovo del contratto di lavoro degli autoferrotranvieri nel 2004. - Acquisto di bus ecologici nel 2005. Tutte queste successive imposizioni che avevano un carattere temporaneo e che ragionevolmente terminata l'emergenza dell'evento dovevano essere abolite non lo sono mai state. Ad oggi le accise che gravano sulla benzina sono € 0,564/litro. Sul gasolio invece gravano accise per € 0,423/litro . Sul GPL invece il ricarico delle accise è circa € 0,125/litro. Spesso si è disquisito sull'iniquità delle accise sia perché hanno perso negli anni la loro caratteristica di imposta temporanea sia perché è un tributo che non tiene conto del reddito del contribuente. D'altra parte costituiscono ormai per l'erario statale un gettito notevole a cui sembra difficile possa rinunciare. Approfondimenti su: Accise carburanti in energia Carburanti.
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